Sanità calabrese, Rapani (FdI-An): "Politiche scandalose, Oliverio e Scura si determinino di conseguenza"

"Sulla salute dei cittadini non si scherza, né si possono basare le campagne elettorali. Oliverio e la Regione Calabria hanno il dovere di erogare un servizio sanitario moderno ai calabresi, bandendo le solite prese per i fondelli, le facili promesse presentate sui territori durante le passerelle elettorali. Ora basta!"Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Ernesto Rapani, tuona contro la farlocca politica sanitaria che sta penalizzando tutta la regione, dalla Locride alla Sibaritide, dal Vibonese all'Alto Tirreno, al Pollino.

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"Volevo complimentarmi con il consigliere regionale di maggioranza Aieta per le sue dimissioni dal Pd. Finalmente – dichiara Rapani – qualcuno che non agisce come le pecore, finalmente un "no-man" che si mette di traverso rispetto all'atavico e vergognoso immobilismo regionale, stavolta in materia sanitaria. Il presidente della Regione ed il commissario alla sanità dovrebbero riflettere e determinarsi di conseguenza se il Tavolo Adduce proietta la nostra regione al penultimo posto in Italia per i Livelli Essenziali di Assistenza. Ciò significa che la loro politica sanitaria non funziona ed anzi, il piano di recupero, i continui tagli, le "ottimizzazioni" ospedaliere non fanno altro che ricadere sulla pelle dei calabresi. I quali non sanno più a quale santo votarsi per ricevere una prestazione sanitaria degna di questo nome. Registriamo quotidianamente disservizi in tutti gli ambiti: carenza di strumentazione, macchinari, di farmaci salvavita e medicamenti nei Pronto soccorso, liste d'attesa infinite per esami clinici. Per non parlare della realizzazione dei nuovi ospedali, impantanati fra le sabbie mobili dell'elefantiaca burocrazia regionale e della carenza del personale, anche quello specializzato, magari imboscato ad uso e consumo della politica, quasi si potesse godere di un ammortizzatore sociale, quando invece si dovrebbe stare in corsia per tutelare un diritto alla sanità costituzionalmente garantito".

Il dirigente nazionale del partito della Meloni rincara la dose. "Immaginate se la Calabria avesse un governo di colore diverso a quello centrale. A quest'ora avremmo la stessa dignità di un Paese del terzo mondo. Renzi, a cui piacciono le sfilate elettorali in attesa delle prossime Politiche, viene qui solo per gettarci fumo negli occhi ma prima nomina un commissario alla Sanità che gioca a fare l'oltranzista solo per il gusto di contrastare un governatore che nasconde la testa sotto la sabbia, infischiandosene se quel gioco grava fra capo e collo dei calabresi".

"La sanità è un diritto ma in Calabria sembra aleggiare un indirizzo preciso: sgretolare la sanità pubblica per costringere i cittadini a recarsi in quella privata. Non lo possiamo consentire e per questi nelle prossime settimane scenderemo in piazza. Fdi si farà promotore di una manifestazione di sensibilizzazione nelle prossime settimane perché non ne possiamo più. La sanità calabrese e i "gestori" di tali politiche hanno varcato il punto di non ritorno".