Gli eletti 5 Stelle a D'Agostino: "Autosospensione ridicola, si dimetta"

consiglioregionaleaula19apr«È uno specchietto per le allodole l'autosospensione annunciata dal vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco D'Agostino, indagato per rapporti con la 'ndrangheta nell'ambito dell'inchiesta Alchemia». Lo affermano i parlamentari e i consiglieri comunali della Calabria del Movimento 5 stelle, che aggiungono: «Ancora una volta nella maggioranza del Pd e satelliti si preoccupano delle apparenze, provando a salvare la faccia con iniziative che dimostrano, invece, una moralità di superficie e sempre a scoppio ritardato». «D'Agostino – proseguono i 5 stelle – è indagato per questioni molto gravi, per cui non può rimediare con un'azione così leggera, che non gli costa praticamente nulla». «Vogliamo ricordare – incalzano i rappresentanti M5s – che per l'ordinamento italiano D'Agostino è innocente sino a sentenza passata in giudicato. Tuttavia, egli è stato eletto nella lista di sostegno del governatore regionale, Mario Oliverio. Se le accuse della Procura fossero vere, il personaggio potrebbe anche essere un gancio politico della 'ndrangheta. Rispetto a questa possibilità, al momento aperta alla luce delle ricostruzioni della Procura di Reggio Calabria, è veramente risibile l'autosospensione del politico dall'ufficio di presidenza del Consiglio regionale calabrese». «Proprio da Oliverio – concludono i 5 stelle – ci saremmo aspettati una presa di posizione politica molto netta e decisa, per le dimissioni. In questo caso è chiara a tutti l'opportunità che D'Agostino lasci il Consiglio regionale della Calabria. Nel silenzio perpetuo di Oliverio, ogni volta muto e immobile come un pesce stoccafisso, siamo noi a invitare l'indagato D'Agostino alle dimissioni, doverose».

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