Turismo, Nicolò (FI) chiede confronto in Consiglio Regionale

"E' ancora presto per avere un riscontro definitivo, ma i dati delle prenotazioni turistiche in Calabria, secondo le prime stime degli albergatori, ristagnano rispetto allo scorso anno".

Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò.

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"Nonostante i segnali di ripresa economica nei Paesi della Mitteleuropa, i cui cittadini tradizionalmente guardano alla Calabria come meta turistica, e l'inaspettata crescita della spirale di violenza terroristica nel Vecchio Continente – dice ancora Nicolò - non si verificano, al momento, quei segnali sperati su cui la Regione aveva puntato impegnando notevoli risorse finanziarie per promuovere il nostro territorio. A parere degli esperti, l'Italia resta comunque, almeno nelle tradizionali aree del centro- nord e delle isole, meta del turismo straniero, mentre la Calabria continuare a segnare il passo. Se la Giunta regionale, veramente, punta al turismo come ad uno dei pilastri per incrementare il reddito dei calabresi a fronte delle difficoltà che si stanno manifestando, sarebbe opportuno dedicare una riflessione ad hoc da parte dell'Assemblea legislativa per individuare criticità, sollevare obiezioni, suggerire correttivi e iniziative, per recuperare nel medio termine un'immagine della nostra regione più performante sotto il profilo dell'offerta turistica facendo leva non solo sulle condizioni climatiche e l'interazione felice mare-monti, ma ponendo mano decisamente al rilancio dei siti culturali ed archeologici, al turismo diportistico nautico, al benessere. Il turismo – prosegue Alessandro Nicolò – è una delle fonti di finanziamento esterno del sistema economico calabrese a più valore aggiunto, un apporto mobiliare alle casse in difficoltà degli imprenditori del settore che però devono trovare al loro fianco, con programmi mirati e 'reti' dedicate, convinto sostegno del governo regionale. Fino agli anni '70 – continua il capogruppo di Forza Italia – la Calabria, seppure raggiungibile da treni a lunghissima percorrenza o dalla sola autostrada, calamitava l'attenzione di migliaia di turisti e non di soli emigrati di ritorno, che qui venivano per la straordinaria e proverbiale accoglienza dei calabresi, innescando trend economici positivi non solo per il tessuto produttivo, ma incrementando la molteplicità di scambi ed esperienze antropologiche utilissimi a stimolare l'innovazione nel settore dell'accoglienza. Un processo, a dire il vero – sottolinea il capo gruppo di Forza Italia al Consiglio Regionale della Calabria – spentosi progressivamente fino ad arenarsi, o, al massimo, riuscendo solo nelle tradizionali roccaforti turistiche calabresi a tenere vivo l'interesse per la nostra terra. Per tali ragioni, e magari nella ripresa istituzionale di autunno, quando conosceremo meglio i dati stagionali, ci sia un confronto in Consiglio Regionale per stimare più compiutamente i risultati ed eventualmente preparare linee programmatiche per recuperare le negatività ed il tempo perduto".