Operazioni "Reghion", "Mammasantissima", "Alchemia" e "Frontiera": Sinistra Italiana grata agli inquirenti

"Nelle ultime settimane, le operazioni "Reghion", "Mammasantissima", "Alchimia" e "Frontiera" condotte dalle DDA di Reggio Calabria e Catanzaro hanno segnato una tappa decisiva nello sradicamento di quel sistema opaco che da decenni opprime la nostra Regione, ostacolandone la crescita civile ed economica ed infettando alle radici il tessuto civile e democratico calabrese.Da tutto il comitato promotore di Sinistra Italiana in Calabria, va il ringraziamento alla Magistratura e alle Forze dell'Ordine, a cominciare dai Procuratori Gratteri e Cafiero De Raho, e un forte incoraggiamento ad andare avanti fino a "far saltare il tappo" di un sistema malato, fatto di connivenze e complicità che da troppo tempo tiene sotto scacco la stragrande maggioranza dei cittadini calabresi onesti. Come forza politica abbiamo il dovere morale di far sentire la nostra voce e di richiamare a una presa di posizione coraggiosa tutta la classe politica e dirigente calabrese, a cominciare da quel centrosinistra che si era presentato nel 2014 alle elezioni regionali sostenendo l'esigenza di un rinnovamento etico radicale del governo regionale. Non è più possibile tacere. Non possiamo fare finta che non sia successo nulla con gli ultimi colpi della magistratura,che portano alla luce un intreccio inquietante tra pezzi della politica, della pubblica amministrazione, 'ndrangheta e massoneria. Cellule malate che in questi anni sono proliferate come un cancro mortale, avvelenando dal di dentro l'amministrazione della cosa pubblica nella nostra Regione. Le ultime operazioni rivelano che per anni nella nostra Regione la democrazia è stata impunemente violentata da comitati di affari e cricche "invisibili", che dai sottoboschi inaccessibili e invalicabili governavano nei fatti i processi della politica e dell'amministrazione pubblica. Ci consegnano il volto di una politica che ha perso l'anima, che bussa alle case dei boss alla vigilia delle elezioni per racimolare quel consenso che non riesce più a creare rapportandosi in maniera trasparente con i cittadini. E' questa la realtà che abbiamo di fronte, rispetto alla quale non è più rinviabile una presa di posizione forte e chiara da parte di chi governa la Regione, a cominciare dal Presidente Oliverio e dal Partito Democratico. Se addirittura il Presidente della Commissione Regionale contro la 'ndrangheta Arturo Bova arriva a minacciare le dimissioni da consigliere regionale se il partito democratico calabrese non si interrogherà seriamente su quanto emerso dalle ultime operazioni della Magistratura, significa che la misura è colma: il silenzio della politica regionale è diventato intollerabile, a maggior ragione il silenzio del partito che in questo momento governa la Regione e il Paese. L'azione di Magistratura e Forze dell'Ordine, alle quali rinnoviamo il nostro ringraziamento, non basta se la politica di questa regione non esamina se stessa e non si assume le proprie responsabilità. Come comitato promotore di Sinistra Italiana, ancor più alla luce delle ultime vicende giudiziarie, vogliamo che il percorso di costruzione di una nuova sinistra in Calabria metta al primo posto la questione morale come criterio irrinunciabile nella selezione della nuova classe dirigente. Su questo non faremo sconti a nessuno. La nuova sinistra che sta nascendo in Calabria vuole segnare uno spartiacque invalicabile con la 'ndrangheta, la zona grigia, la massoneria deviata e con ogni consorteria criminale che mina la legalità e la trasparenza dell'amministrazione della cosa pubblica e che vuole continuare ad opprimere la libertà e la democrazia in questa regione. Ci auguriamo che quanto emerso dalle ultime indagini non cada nel dimenticatoio, ma spinga a una presa di coscienza seria tanto la politica quanto la società civile calabrese. Ci auguriamo, come chiesto dal consigliere Bova, che la politica regionale e il centrosinistra inizino ad interrogarsi seriamente su quanto accaduto e prendano una chiara posizione a sostegno della Magistratura e delle Forze dell'Ordine. Non è più possibile aspettare. La Calabria ha già patito di troppi silenzi, di troppe connivenze, di troppa gente che si è voltata dall'altra parte. La Calabria non può essere governata da "invisibili", ma ha bisogno di volti puliti trasparenti che alla luce del sole sappiano dare risposte alle attese di cambiamento di tanti calabresi onesti, a cominciare dalle nuove generazioni. Come Sinistra Italiana siamo pronti a fare la nostra parte, insieme a tutti coloro che vogliono essere protagonisti di una nuova stagione per la nostra Regione". Lo afferma una nota di Sinistra Italia Calabria.

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