Por Calabria,Commissione risponde all'interrogazione sul bando che discrimina i liberi professionisti. Ferrara (M5S): "Rimangono tutti i nostri dubbi"

«La Commissione europea permette alla Regione Calabria di mantenere aperto un bando che contraddice il dettato della Commissione stessa e di fatto esclude la gran parte dei liberi professionisti dalla possibilità di beneficiare dei finanziamenti previsti per tale bando». È quanto afferma Laura Ferrara, eurodeputata del M5S circa la risposta giunta dalla Commissione europea alla sua interrogazione sul bando di gara, tuttora aperto, per l'acquisizione di servizi per l'innovazione a valere sul POR Calabria 2014/2020 che secondo la pentastellata discrimina palesemente i liberi professionisti.
«Nell'interrogazione alla Commissione denunciavamo la disparità di trattamento nei riguardi dei liberi professionisti non iscritti al registro delle imprese in quanto non inseriti tra i potenziali beneficiari del suddetto bando in violazione della Legge Finanziaria 2016 (articolo 1 comma 821) e delle linee d'azione per le libere professioni del Piano d'azione imprenditorialità UE 2020 che prevedono l'estensione dei fondi europei ai liberi professionisti in quanto equiparati alle PMI come esercenti attività economica.
La risposta alla nostra interrogazione non ci soddisfa assolutamente, anzi – continua la Ferrara senza mezzi termini –, apre numerosi dubbi circa il meccanismo e le competenze di chi è chiamato a scrivere le risposte alle interrogazioni vista la grave contraddizione con le direttive vigenti che si palesa nella risposta ricevuta.
La Commissione riconosce i liberi professionisti come beneficiari dei bandi di gara a valere sui Fondi FESR, ma contestualmente dichiara che la decisione relativa a punti specifici del bando spetti all'Autorità di gestione regionale, che inserendo il requisito dell'iscrizione al registro delle imprese, contraddice, appunto, il dettato della Commissione stessa e di fatto esclude la gran parte dei liberi professionisti dalla possibilità di beneficiare dei finanziamenti previsti per tale bando».

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L'attacco della Ferrara è rivolto tanto alla Commissione europea quanto alla Regione Calabria: «Avevamo già sollecitato la Regione Calabria ad apportare delle modifiche al bando, come forma di autotutela. L'Ente non ha inteso riconoscere l'errore, ma "casualmente" nell'informativa sui nuovi bandi in fase di prepubblicazione adesso viene specificata la possibilità di accesso ai liberi professionisti. A parer nostro questo primo bando rimane fortemente discriminatorio – conclude Laura Ferrara – e non sarà certo una risposta della Commissione Europea, che appare quasi scritta sotto dettatura della Regione Calabria, a convincerci del contrario. Un dubbio confermato dal fatto che la Commissione prevede l'equiparazione dei liberi professionisti alle Pmi ma poi ne impedisce la partecipazione ad un bando perché non iscritti al registro delle imprese».