Il senatore Molinari: "Sanità al collasso, Giunta regionale trovi soluzioni"

"E' assurdo, che in Calabria, l' immobilismo della Giunta regionale si abbatta in modo così violento tanto da investire , quasi senza speranza, anche il settore della sanità. Un settore, che, per onore di verita', vive già da tempo un momento di declino inarrestabile e a cui il piano di rientro di firma scopellittiana , ha inferto il colpo di grazia. Dove sono finiti i proclami di Oliverio che, in campagna elettorale, prometteva la fine del commissariamento e un rilancio del sistema sanitario calabrese con la garanzia dei livelli essenziali di assistenza? Qui ci sembra che di sanita' se ne parli , ma solo in termini di guerra di gestione, e che i risultati ottenuti siano solo peggiorativi. Senza contare l' impossibilita' di adeguamento delle strutture alla nuova normativa europea, per mancanza di un numero accettabile di risorse umane. Ci chiediamo che tipo di servizi si pretende di offrire agli utenti, senza una organizzazione di una macchina sanitaria che sia quanto meno capace di lavorare in maniera sufficiente. Eppure esistono settori in cui le risorse umane risultano in eccesso, rispetto a quante ne servirebbero, ed altri dove, al contrario, le professionalità, tra medici e infermieri, sono talmente poche da non riuscire a garantire la copertura dei turni. Insomma, qui ci sembra che al tempo di Oliverio continuino a registrarsi sempre le stesse anomalie. Se non peggio. Nulla è cambiato . Il Presidente della Regione si limita a sbandierare ai quattro venti le inefficienze. Ma qui servono anche soluzioni e , soprattutto, urgenti. Non ci si lamenti, allora, dei costi della migrazioni sanitaria. Non si può pretendere che i calabresi si accontentino di ricevere cure e assistenza risicata e , perciò, rischiosa per la salute. Tempi e liste d' attesa infiniti. In mezzo, un tira e molla tra Commissario e strutture private, con il primo che dispone misure secondo cui aumentano le tariffe, ma, il budget 2016 resta invaritato. Le seconde che vogliono di più, minacciando licenziamenti. Il nostro timore è che qui la lotta sia finalizzata a lucrare sulla salute dei cittadini. Basta speculazioni sulla pelle dei calabresi. Se questo è l'obiettivo non si può restare a guardare. Noi vogliamo vederci chiaro, lo dobbiamo ai cittadini. E' neccessario arrivare a capo di una matassa intricata e capire da che parte sta la verità. E' un dovere da cui non si può prescindere, a fronte delle inefficienze di un sistema sanitario fallimentare, che costringe i calabresi a scegliere se morire, per l'impossibilita' di ricevere qui le cure necessarie, o se lasciare questa terra, per ottenere assistenza adeguata, in regioni dove primari e medici, professionalita' di alto livello, sono, il più delle volte, correggionali. Questo il grande paradosso. Non si può più accettare, vigliaccamente, che si facciano affari sulla sanita', settore che rappresenta, ancora oggi, la cassa di tanti politicanti che ne hanno fatto il più grande strumento di compravendita elettorale, tanto da spolparlo fino all'osso. A fronte di un quadro così disastroso e' giunto il momento che, chi di competenza, metta da parte le invettive, che rappresentano, poi, solo meri e tristi bilanci. I calabresi chiedono azioni concrete . Speriamo che Oliverio si accorga che la campagna elettorale è finita e che è giunto il tempo del fare. Perché non serve realizzare ospedali ex novo, ma, rilanciare le strutture già esistenti. Il problema non è l' estetica, ma, creare le giuste condizioni affinche' i calabresi possano ricevere cure adeguate a casa propria". Lo afferma in una nota il senatore Francesco Molinari.

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