Ecco il progetto europeo "CrePS - Creating Public Spaces in the re-use of confiscated assets"

Nell'ambito delle attività del progetto europeo "CrePS - Creating Public Spaces in the re-use of confiscated assets", il 3 e 4 giugno presso l'Università Humboldt di Berlino verrà organizzato un corso pilota che avrà lo scopo di fornire una panoramica di base sulle mafie, la loro struttura e sull'aggressione dei patrimoni delle mafie o di altri gruppi criminali (p.e. il movimento neo-nazista) come strumento fondamentale di prevenzione e contrasto con esempi concreti (ispirandosi all'esperienza già realizzata a Roma presso il DASS dell'Università La Sapienza).

Il corso intensivo vedrà l'intervento di esperti italiani e tedeschi, dinnanzi ad un pubblico di studenti e membri della società civile tedesca.

Utilizzando l'esempio di "spazi di paura / ansia" esistenti che riguardano gli spazi che circondano edifici utilizzati da gruppi mafiosi o nazisti, la parte pratica del corso pilota avrà lo scopo di mostrare le prospettive che il riutilizzo di questi edifici potrebbero avere da parte della società civile.

All'interno del più ampio quadro del progetto, questo corso ha l'obiettivo di riunire i vari discorsi collegati al tema del riutilizzo dei beni confiscati, soprattutto della giurisprudenza e delle scienze sociali. Tenendo presente che il corso si concentra principalmente sulla "situazione tedesca", l'obiettivo è quello di stabilire un confronto, per definire un campo d'azione comune, nonché individuare gli strumenti possibili per i soggetti partecipanti. Centro del dibattito sarà il discorso delle scienze sociali, nonché quello giuridico (penale, civile e diritto tributario) che è anche delineato dalla direttiva europea 42/2014. L'obiettivo dell'UE è proprio quello di stabilire pratiche giuridiche omogenee o almeno comparabili nei Paesi membri, sulla base delle indicazioni della direttiva stessa.

Dal momento che, naturalmente, in questi paesi - e in particolare in Germania e in Italia – vi sono sistemi giuridici e culture fortemente divergenti, è necessario proporre un'analisi secondo una prospettiva storica, politica e sociale.

CrePS è un progetto di ricerca, formazione e sensibilizzazione sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia ed altri gruppi criminali (ad esempio gruppi neo-nazisti) ed è finanziato dalla Commissione Europea – DG Affari Interni- e implementato da un partenariato composto dalla Regione Calabria (capofila) in collaborazione con l'Osservatorio sulla ndrangheta, la Fondazione Amadeu Antonio, e l'associazione Echolot e.V oltre all'Università Humboldt di Berlino e all'Università La Sapienza di Roma come partner associati.

Il corso pilota è una delle iniziative più importanti nell'ambito di questo progetto, che vedrà nei prossimi mesi la realizzazione di numerose attività di formazione (tra cui un seminario con alcuni dei massimi esperti del settore) e divulgazione, rivolte in particolar modo a studenti, giovani ricercatori e professionisti ed al pubblico generalista interessato ai temi del riutilizzo sociale dei beni confiscati