La Regione si costituisce in giudizio contro il Decreto Scura

Scura Massimo 500 nuovaLa Regione comunica che alla Camera di Consiglio di oggi, fissata davanti al Tar Calabria per la decisione sulla sospensione dell'efficacia del Decreto n. 30 del Commissari Scura ed Urbani, ha provveduto ad effettuare la costituzione in giudizio nei ricorsi proposti dai Comuni di Acri, Mormanno e Cetraro. Nella costituzione, la Regione –informa una nota dell'Ufficio stampa della Giunta - ha aderito all'impugnazione proposta dai Comuni ed ha chiesto che il Tar annulli il citato Decreto n. 30 dei Commissari. Come già comunicato nei giorni scorsi, la precedente costituzione era frutto di un maldestro tentativo di voler ribaltare la chiara e manifesta volontà del governo regionale. Fatto, questo, già rappresentato anche all'autorità giudiziaria. Nell'udienza di oggi, la Regione si è costituita anche nelle cause proposte avverso lo stesso Decreto, da parte dei Comuni di Tropea, Vibo Valentia, Corigliano e San Giovanni in Fiore, sempre aderendo alle posizioni dei Comuni avverso il Decreto. Il Tribunale Amministrativo ha rinviato ogni decisione all'udienza del prossimo ventotto settembre, su richiesta della difesa dei Commissari, motivata con l'intendimento di procedere ad una revisione del Decreto n. 30 sul riordino della rete ospedaliera.

È stata rinviata al prossimo 28 settembre l'udienza di merito davanti al Tar della Calabria sul ricorso presentato da alcuni Comuni contro il Decreto 30 del Commissario per il Piano di rientro nella sanità, Massimo Scura, per la riorganizzazione della rete ospewdaliera. Una udienza attesa alla luce dell'aspra polemica tra il governatore Mario Oliverio e gli stessi uffici dell'avvocatura regionale che ieri ha indotto il Governatore a nominare un nuovo Capo dell'Avvocatura regionale. Dopo che il presidente della Regione, infatti, aveva annunciato la volontà della Giunta di presentare ricorso avverso al decreto, pochi giorni fa la stessa Avvocatura aveva presentato davanti al Tar una memoria in difesa del decreto del commissario. Stamattina, davanti ai giudici amministrativi, l'avvocatura regionale ha presentato un atto di rinuncia. La stessa Avvocatura, inoltre ha depositato copia di una denuncia presentata all'autorità giudiziaria per far luce sulla vicenda. Da parte sua, invece, l'avvocatura dello Stato, che rappresenta l'ufficio del Commissario, ha spiegato che il decreto è in fase di modifica. Da qui la decisione dei giudici del Tar di rinviare l'udienza al 28 settembre.

"La nostra valutazione negativa sui contenuti del Decreto commissariale n. 30, come abbiamo più volte ribadito, scaturisce – ha detto il Presidente della Regione Mario Oliverio - dalla assoluta inadeguatezza dello stesso decreto rispetto alla necessità di costruire una efficiente e qualificata rete ospedaliera. In questi mesi siamo stati protagonisti, assieme ai territori calabresi, di una iniziativa volta a cambiare radicalmente i contenuti del Dca 30. Solo chi è distratto o in malafede non si è accorto delle nostre chiare e forti posizioni. A distanza di mesi, segnati da polemiche infondate, prendo atto che la stessa struttura commissariale ha annunciato, questa mattina davanti al TAR, attraverso i suoi rappresentati legali, che quel decreto va cambiato. Ora è necessario aprire un confronto di merito, affinchè la riscrittura del Dca 30 corrisponda ai reali bisogni della Calabria e dei suoi territori che hanno diritto a costruire una rete ospedaliera qualificata, rispettosa delle norme e, perciò stesso, frutto del protagonismo degli operatori sanitari, dei cittadini e delle istituzioni locali".