Migranti, Cisl: "Calabria non sia lasciata sola"

"Le vicende di questi ultimi giorni, con il susseguirsi di sbarchi anche sulle nostre coste, impongono decisioni urgenti e non più rinviabili, nella consapevolezza che fenomeni di tale portata non si arrestano con barriere o innalzando muri. Il nostro Paese non può continuare a gestire la vicenda immigrazione come calamità naturale, disciplinandola con ordinanze di protezione civile". Lo sostengono, in una dichiarazione congiunta, il segretario generale della Cisl Calabria, Paolo Tramonti, ed il segretario regionale, Rosy Perrone. "E' arrivato il momento - aggiungono - di prendere atto che il flusso migratorio nel territorio italiano ed europeo ha assunto caratteri ormai strutturali rappresentando tutt'altro che un'emergenza e come tale va affrontata e gestita. Se è vero che le operazioni di soccorso e di accoglienza si stanno svolgendo in maniera impeccabile, vi è comunque la necessità che la Calabria non venga lasciata sola di fronte ad eventi che coinvolgono migliaia di persone provenienti dai fronti più caldi del pianeta e che chiedono solo un futuro e condizioni di vita migliori". "Per questi motivi - concludono Tramonti e Perrone - il Governo nazionale e l'Europa devono supportare concretamente le Regioni maggiormente esposte, tra cui la nostra, mettendo in atto una progettualità in grado di garantire condizioni dignitose ai tanti che fuggono dalla fame e dalle guerre".