Gratteri: "Cosa nostra a New York parla calabrese"

gratterinicola23apr 500"Cosa nostra a New York parla calabrese". In un'intervista a Radio Uno il procuratore della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri, spiega che le cosche sono diventate referente della famiglia Gambino, storico clan di Cosa nostra siciliana. "E' come se Cosa nostra americana avesse rotto il cordone ombelicale con quella siciliana. Mentre a Brooklin si parla americano, italiano e calabrese", dice il procuratore Gratteri. "La 'Ndrangheta e' la mafia piu' forte e piu' ricca in questo momento nel mondo occidentale anche perché importa l'80% della cocaina che arriva in Europa - ha detto ancora Gratteri - Ci sono dei collaboratori di giustizia, ma ancora stiamo aspettando il grande boss, il grande capo locale che si penta, che sia in grado di dare una chiave di lettura complessiva sul fenomeno. La 'Ndrangheta e' molto forte, molto presente nel centro e nord Europa dove c'e' un contrasto alle mafie molto blando e l'ho vista molto forte anche a New York. Fino a 10 anni fa la Grande mela era appannaggio esclusivo delle cinque famiglie di 'Cosa nostra' e ora nelle ultime indagini ho visto che la famiglia Gambino si rivolge alla 'Ndrangheta per chiedere di entrare nel narcotraffico". Insomma e' "come se cosa nostra americana avesse perso il pedigree dell'origine siciliana mentre la 'Ndrangheta negli Stati Uniti, a New York, a Brooklyn parla molto bene americano, italiano e calabrese".