La Cisal: “Continua lo stillicidio di lavoratori in Protezione civile

"Abbiamo avuto già occasione di denunciare lo stillicidio di dipendenti in servizio presso la Protezione Civile Regionale che, esasperati da un regime gestionale farlocco ed improvvisato – si legge in una nota della CISAL – stanno progressivamente trasferendosi in altri uffici regionali ove si possa respirare un clima lavorativo più sereno e produttivo".

Quello che è accaduto nelle ultime ore ha però dell'incredibile. Abbiamo appreso – evidenziano dalla CISAL – che la Dott.ssa Rosella Pontoriero nominata con atto del Dirigente Generale quale Responsabile dell'Unità Operativa Territoriale di Vibo Valentia, all'interno della UOA Protezione Civile, ha rassegnato le proprie dimissioni irrevocabili dall'incarico ricevuto e per il quale tanto si è spesa nel suo pur breve mandato.

Per quanto formalmente la Responsabile dell'UOT di Vibo Valentia abbia motivato le proprie dimissioni a motivi di salute, e molti abbiano tentato di perorare tali cause, la stessa Dott.ssa Rosella Pontorieroper le vie brevi – argomenta la CISAL – ci ha voluto chiaramente ribadire di godere di ottima salute e che le motivazioni formalmente addotte erano imputabili esclusivamente al desiderio di uscire presto e senza clamori da una situazione che non riusciva più a tollerare.

Siamo convinti, conoscendo alcuni retroscena piuttosto disdicevoli che preferiamo non divulgare, che la storia non si chiuderà qui.

Scevri da proporre illazioni fantasiose comunque non possiamo che prendere atto – continua la nota – che un altro dipendente in servizio presso la Protezione Civile Regionale, retta dal Dott. Carlo Tansi, prenda le distanze da un certo modo di gestire il settore di Protezione Civile, somigliante, ora si, sempre di più ad un call-center, da dove le professionalità più valide progressivamente stanno tentando di fuggire via.

Come sindacato CISAL, oltre che essere vicini ai lavoratori che si trovano a subire in Protezione Civile un trattamento ai limiti del lecito – dichiara la CISAL – rimaniamo terrorizzati ed impietriti dall'immobilismo della politica regionale che, soprattutto ai livelli più alti – aggiungono – non sta prendendo posizioni chiare e forti al nostro fianco ed a sostegno dei lavoratori.

I nostri moniti, puntuali e chiari, sembra non destino la loro attenzione; capiamo che abbiano preoccupazioni di altra natura, ma forse non riescono a capire che magari fra qualche mese – conclude la nota – quelle preoccupazioni odierne potrebbero essere appesantite da situazioni oggi mal gestite".