Gambarie d’Aspromonte (RC), il 26 e il 27 aprile la seconda edizione di EduSPORT

Si terrà a Gambarie d'Aspromonte, nel week end del 26 e 27 aprile, la seconda edizione di EduSPORT, il campus formativo organizzato e promosso dal CSI Reggio Calabria, rivolto agli operatori nel campo socio – sportivo. Dodici docenti, sette workshop, 63 ore di lezione, 150 corsisti iscritti: questi i numeri di quello che, in sole due edizioni, è divenuto il primo appuntamento nel campo della formazione sportiva, in termini di adesioni e di corsi proposti, dell'intero Mezzogiorno di Italia. Quest'anno, assieme ai formatori CSI, si registrano una serie di collaborazioni "d'eccezione": dalla Scuola Regionale del CONI all'Università per Stranieri "Dante Alighieri", fino a giungere alla madrina dell'evento, la campionessa olimpionica di ginnastica ritmica Fabrizia D'Ottavio.

Due giorni di approfondimento sullo sport, sulle tecniche, ma anche sulle linee guida dal punto di vista etico che il CSI, unitamente ad altre realtà, intende ripristinare, soprattutto a livello dello sport di base. Un campus che ha visto il patrocinio della Provincia di Reggio Calabria e del suo Presidente Giuseppe Raffa, partner autorevole per il più ampio progetto di promozione sportiva "Giocare per credere", ed il Comune di Santo Stefano in Aspromonte (RC), grazie al prezioso impegno dell'Assessore al Turismo, Francesco Cannizzaro. Altri "compagni di viaggio" di EduSPORT sono il CONI Calabria, il CSV "Dei Due Mari", Legambiente Calabria, l'Ufficio Sport e Tempo Libero della CEI, le Diocesi di Reggio Calabria – Bova e Oppido Mamertina – Palmi. Istituzioni civili e religiose, l'une accanto alle altre per suggellare un nuovo traguardo: Reggio Calabria, Capitale dello Sport Educativo nel Mediterraneo. Questa la mission che il CSI reggino rilancia, alle porte della programmazione politica ed associativa del prossimo anno. "Una grande sfida ci attende – dichiara Paolo Cicciù, presidente provinciale del CSI – quella di segnare una svolta reale al mondo dello Sport, sentiamo che stiamo arrivando ai momenti cruciali di una partita che non possiamo perdere: impianti sportivi gestiti in modo discutibile, oggi chiusi per inefficienze tecniche, dirigenti che sono trasmettitori di violenza nelle azioni e nelle indicazioni verso i propri ragazzi, giovani che non hanno più ambienti educativi in cui crescere in modo sano e "competitivo", come lo Sport ci insegna. Tutto, però passa dalla formazione e dall'idea di avere una nuova classe dirigente attenta ai bisogni del territorio; gli altri tardano ad arrivare, ma noi mettendoci in rete, con tutte le realtà che hanno voluto sostenere un progetto ambizioso come il nostro, vogliamo tagliare il traguardo per primi. Non per essere autoreferenziali, ma perché lo Sport, spesso e volentieri, è stato l'archetipo per intuizioni geniali. Non tutto lo Sport è così – afferma sinceramente Cicciù – e lo sappiamo bene, per questo investiamo risorse economiche ed umane per dimostrare che si può educare attraverso lo Sport, ma ci chiediamo e vi chiediamo, quale Sport? Ecco, la speranza è che dopo EduSPORT 2014 si possano avere risposte più chiare a questa domanda, tracciando una direzione comune, partendo dalla base, dai giovani corsisti, dai dirigenti che, ancora una volta, vogliono mettersi in gioco".