Una volta c’era la Viola: oggi Rullo saluta e la società "tradisce"

rullovioladi Simone Carullo - È notizia di queste ore la risoluzione consensuale del contratto che legava Roberto Rullo alla Viola Reggio Calabria. Una notizia pessima, oltre che quanto mai inattesa anche alla luce di quanto affermato dal nuovo coach Paternoster in occasione della conferenza stampa di presentazione dello scorso 7 giugno.

"Sono davvero contento che sia rimasto – affermava il coach neroarancio sul conto di Rullo - perché è una cosa che ho chiesto esplicitamente. Io credo che abbia delle grandi potenzialità offensive, può essere un giocatore determinante ma dovrà essere più continuo...".

--banner--

Roberto Rullo non era solo l'uomo da cui ripartire, ma è anche una guardia tiratrice tra le più efficaci della Lega, bravo in palleggio e forte di una dote che non è di tutti, ovvero quella di prendersi la responsabilità dei tiri importanti. Certo, le sue ultime uscite in maglia neroarancio non erano state delle più brillanti, fatto salva la gara di chiusura contro Rieti. Beccato dal pubblico ed escluso dal quintetto da Frates, Rullo aveva comunque dato il proprio contributo alla sofferta salvezza della Viola.

Roberto Rullo ha chiuso la stagione con 12,8 punti di media (media falcidiata dai mesi orribili di febbraio e marzo), totalizzando 384 punti totali. Da domani le sue prestazioni saranno appannaggio di Latina.

Ora, la questione non è la permanenza o meno di un singolo, per quanto capace di giocate entusiasmanti, ma semmai la prassi ormai consolidata di smantellare la squadra alla fine di ogni stagione e di sovente anche a stagione in corso. Succede ormai da anni, fin dai tempi della serie B. Partire da zero equivale sempre a fermarsi, tracciare una linea di demarcazione tra il passato ed il presente. Così facendo però si mortifica la storia, non solo quella con la S maiuscola - gloriosa ed ineffabile - della Viola Reggio Calabria, ma anche la micro storia che potrebbe essere e che non sarà. Manca il costrutto, manca lo zoccolo duro, manca il progetto ed anzi, progettare è del tutto impossibile alla luce di una logica societaria miope che guarda all'immediato e che anno dopo anno assembla rosters alla bene e meglio. Come spiegare altrimenti i contratti siglati l'anno scorso da Mordente e Spinelli?

D'altronde, è inutile ora pretendere un PalaPentimele pieno e fedele se poi è la società stessa a distendere le promesse di giugno. La gente per innamorarsi ha bisogno di un blocco di giocatori in cui identificarsi, non di una squadra di mercenari che cambia nomi e volti ad ogni piè sospinto. Ha bisogno di sentire che la Viola esiste anche sul campo, di respirare entusiasmo e passione, odor di causa comune. Ha bisogno di sudare e soffrire insieme ad un gruppo che è inequivocabilmente ascrivibile al mondo neroarancio. Si chiama senso di appartenenza. Una volta esistevano gli uomini neroarancio: c'erano Tolotti, Avenia, Bullara, Santoro, a spiegare agli altri cosa fosse la Viola; perfino super campioni come Garrett, Ginobili, Oliver e Eubanks, sono rimasti alla corte della città dello Stretto per più di una stagione. Oggi il popolo neroarancio non fa in tempo ad affezionarsi ad un gruppo di giocatori che già deve salutarli. Chi si ricorda la squadra di due anni fa? Eppure allora c'era in prestito un certo Rush, uno sul quale poter investire e magari costruire una squadra vincente.

Se la Viola naviga in cattive acque, se sono i debiti a fare il mercato e se è vero che Rullo è andato via perché gli si voleva spalmare l'ingaggio in più anni, allora forse sarebbe il caso di dirlo chiaramente, senza veicolare un'informazione mendace, senza far riferimento - per giustificare la sua partenza - ad una "valutazione tecnica" di sorta e di facciata che ha la doppia controindicazione di smentire le parole del coach e gettare cattiva luce sulle competenze stesse della società. Perché non c'è nulla di male nel volare basso ed affrontare con orgoglio e dignità, ma soprattutto con umiltà, una stagione sportiva che - comunque vada - sarà ricca di passione ed entusiasmo. Ciò nonostante, attenzione: non è che per risparmiare a giugno si finirà come al solito col ritrovarsi nei guai a novembre e - per correre ai ripari nella finestra del mercato invernale - si andrà incontro ad un surplus di spesa?

 

Questi i contenuti del comunicato diramato dalla Viola Basket in merito all'addio di Rullo: "Le strade si separano ma l'amicizia e il rispetto reciproco restano. La Viola Basket Reggio Calabria e Roberto Rullo hanno convenuto di giungere alla risoluzione del contratto che legava la guardia alla società ancora per un anno. La decisione giunge in seguito a una valutazione tecnica del Club sulla composizione del roster per la prossima stagione. La Viola, in tutte le sue componenti, ringrazia Rullo per l'impegno profuso e per l'attaccamento dimostrato alla canotta neroarancio, augurandogli le soddisfazioni personali che merita e pieno successo professionale". 

Articoli correlati:

http://ildispaccio.it/altri-sport/111682-presentato-paternoster-nuovo-coach-viola-e-un-sogno-voglio-una-squadra-tosta-e-palazzetto-pieno

http://ildispaccio.com/altri-sport/106772-la-viola-e-salva-ora-bisogna-ricostruire-non-smantellare-il-futuro-e-dietro-l-angolo