La casa editrice calabrese Coccolebooks raggiunge i confini internazionali

«Dare voce ai ragazzi e raccontar loro il mondo attraverso uno strumento bellissimo: i libri», questo lo spirito che anima quotidianamente il lavoro della casa editrice per ragazzi Coccolebooks, attiva da un decennio sul territorio calabrese. Con sede nella cittadina cosentina di Belvedere Marittimo è guidata dall'editore Ilario Giuliano e dalla direttrice editoriale Daniela Valente. Si tratta di una realtà che, superando i confini territoriali di nascita e operatività è ormai conosciuta e presente anche a livello nazionale e internazionale.

Apprezzata tanto dai piccoli quanto dai grandi, la casa editrice si caratterizza tra l'altro per aver scelto di puntare, attraverso una scrittura dai toni leggeri e dalle curate illustrazioni, su tematiche sociali, legate anche al territorio nel quale la stessa azienda opera. Perché, scrivere di un argomento che si conosce a volte non basta, viverlo o vederlo da vicino permette di avere una migliore visuale e affrontare la tematica diversamente.

E da questo stesso principio nascono libri sull'immigrazione come "Il sapore amaro delle arance" di Sandro Natini e illustrazioni di Tommaso Nava. Un testo che racconta la comune vicenda dei braccianti africani impiegati nella raccolta dei frutti ricchi di vitamina C.

Il difficile percorso per raggiungere l'integrazione viene esposto con l'albo illustrato "Adrian vuole andare a scuola" scritto dalla direttrice editoriale nei panni di autrice, Daniela Valente con illustrazioni di Ilaria Bochicchio, «una storia piccola, di quelle che passano inosservate ogni giorno, ma straordinaria come solo i sogni dei più piccoli sanno essere» come la definisce Amnesty International.

Ma il catalogo si arricchisce anche di racconti sul bullismo, sulle adozioni a distanza, sui beni confiscati alla mafia, sul fenomeno delle spose bambine, sullo spreco alimentare o ancora su quello dell'ecologia e del riciclo.

Il percorso intrapreso dalla casa editrice è stato e certamente lo è tuttora, difficile, specialmente se affrontato in una contesto politico-sociale ancora poco aperto alle realtà culturali emergenti; tuttavia, la tenacia e la professionalità nel portare avanti un progetto in cui si crede fortemente, sta premiando gli editori calabresi con risultati notevoli, tali da renderli delle vere e proprie eccellenze del settore.

Diversi sono stati infatti i riconoscimenti a loro assegnati. Si evidenziano in particolare i testi: "L'ululato del lupo", scritto dal giornalista Anselmo Roveda e illustrato da Ilaria Guarducci, inserito nella terzina finalista del Premio "Un libro per l'ambiente" promosso da Legambiente, riconoscimento nazionale che mette in risalto i migliori prodotti culturali per ragazzi sia per qualità editoriale, sia per testi, illustrazioni, tematiche ambientali e scientifiche. Il libro fa parte della collana "Coccole green", composta da altri sei titoli. È il prof. Ulisse che, fa conoscere ai ragazzi le caratteristiche dell'animale protagonista della storia.

"Playlist" di David Conati e "Io e te sull'isola che non c'è" di Giuliana Facchini, rispettivamente selezionati per il Premio "Bancarellino" per le edizioni 2016 e 2017.

Il primo testo affronta il difficile tema delle dipendenze; il secondo mostra invece la linea sottile che divide la vita reale dall'identità virtuale. Fanno parte della collana "Young Adult", nata nel 2015 per affrontare temi sociali importanti, fiore all'occhiello della casa editrice.

Tra gli autori che hanno scritto per questa stessa collana si citano, Zita Dazzi, Chiara Ingrao, Ornella della Libera. I libri sono adottati da numerosissime scuole in tutta Italia ed hanno meritato anche il plauso di esperti del settore come quello del professor Pino Boero, che in una recente recensione li ha definiti «romanzi riusciti».

C'è da sottolineare che la crescita della casa editrice negli ultimi anni è stata davvero notevole. Infatti in ben poco tempo è riuscita a superare i confini della nazione raggiungendo l'internazionalizzazione. In questa politica va inserita la vendita dei diritti di otto libri ad altrettante case editrici cinesi. I testi saranno presentati, nel mese di aprile, durante l'evento del "Bologna children's books fair", alla presenza di funzionari del Ministero della cultura cinese.

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Si evidenzia inoltre che i libri della casa editrice, per "coraggiosa" scelta, sono interamente stampati in Italia e su carta proveniente da fonti sostenibili, ciò a discapito di notevoli risparmi economici se prodotti fuori nazione. Un'ulteriore conferma della sana progettualità e della voglia di continuare ad operare sul proprio territorio. Non è solo storia di attaccamento alle proprie radici, si tratta di voglia di investire puntando sulla cultura giovane con la possibilità di emergere anche se collocati in un contesto territoriale difficile e problematico.